Once Upon a Time è attualmente una delle mie serie preferite. Non posso negarlo: amo le favole e amo la Disney, ecco perché questa serie mi ha subito conquistata. Quando ho saputo che la quarta stagione era incentrata su Frozen, ero molto eccitata all'idea ma allo stesso tempo un po' dubbiosa. L'idea stessa che gli autori avessero deciso di sfruttare il recente successo di Frozen quasi a voler ottenere qualche spettatore in più (ammettiamolo l'intento era quello) mi ha un po' infastidita. Allo stesso tempo però ero curiosa di vedere come la storia delle due sorelle di Arendelle sarebbe stata inglobata nel mondo di StoryBrooke.
Dunque mi sono approcciata a questa nuova stagione con grande entusiasmo.
Com'è andata?
Partiamo dalle cose positive.
Ho apprezzato che nella traduzione italiana siano stati scelti gli stessi doppiatori del film di animazione. Io sono un po' fissata con la questione doppiaggio, odio terribilmente quando cambiano continuamente il doppiatore di un attore straniero. In questo caso si tratta di cartoni animati ma il discorso è lo stesso.
I personaggi che ho trovato più simili agli originali sia per aspetto che per carattere sono Anna e Kristoff.
Dal punto di vista dell'intreccio, ho trovato credibile e ben strutturata la storia delle tre sorelle che ben si ricollega alla vicenda di Anna e Elsa nel film di animazione: i poteri soprannaturali e la paura che ne deriva. Il finale potrebbe risultare a tratti stucchevole ma funziona: ho provato una gran pena per Ingrid e per poco non ci scappava la lacrimuccia.
Passiamo ora alle note dolenti.
Ho trovato un po' forzato il tentativo di congiungere la storia principale al binomio Elsa/Regina delle Nevi. L'idea di base era molto romantica ma forse un po' inverosimile, soprattutto nell'idea di inglobare Emma nel nuovo trio di sorelle.
Il personaggio che più mi ha delusa è stata Elsa: insicura e lagnosa, con quella faccia perennemente in pena.
La storia risulta comunque piacevole e ricca di colpi di scena. La cosa che più apprezzo di Once Upon a Time, è che non esistono eventi secondari o di poco conto, tutti procedono di pari passo e tutti sono capaci di creare suspense e interesse per i personaggi. Le vicende più belle, a mio avviso, restano sempre quelle legate a Tremotino e Regina; chi invece sta retrocedendo a personaggio secondario è Biancaneve, ma la cosa sinceramente non mi dispiace.
In conclusione: si poteva fare di meglio. In questo caso la fretta è stata cattiva consigliera. Ma si sa il successo annebbia la vista, ormai 'Frozen is the new Hello Kitty'. Fa vendere!
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